
Come scegliere un traduttore valido?
In un mondo globalizzato, connesso e capitalista come il nostro la concorrenza è vasta, variegata e spietata.
Basta digitare "traduzioni" o "traduttore" su un qualsiasi motore di ricerca perché appaiano milioni di risultati tra agenzie di traduzione, traduttori automatici e traduttori freelance.
Come scegliere quindi in questo infinito mare di opzioni?
Va da sé che per avere una traduzione di qualità sarebbe meglio evitare programmi di traduzione automatica. Tutti noi conosciamo, infatti, i limiti di queste macchine e i risultati a volte catastrofici che possono produrre.
Il modo in cui comunichiamo rappresenta il nostro biglietto da visita. Che si tratti di un sito web, di una brochure, di materiale pubblicitario o di altre comunicazioni, la correttezza della lingua e la cura dei dettagli rivestono un ruolo importantissimo.
Pertanto, nella scelta del vostro traduttore dovrete sempre accertarvi di aver di fronte un professionista, e il primo immancabile requisito consiste in un'adeguata formazione.
Un traduttore, per poter rientrare nella schiera dei professionisti e non degli amatori dilettanti, deve possedere innanzitutto una laurea in lingue e/o in traduzione. Ma il titolo di studi non basta. Infatti, l'aver vissuto all'estero è essenziale, poiché quello è il solo modo per avere una padronanza della lingua straniera a 360 gradi.
Un'altra caratteristica da non sottovalutare è il livello di conoscenza della madrelingua (ossia la lingua che si apprende per prima e che solitamente corrisponde alla lingua dei genitori e/o del paese di origine). Ciò può essere valutato prediligendo il contatto telefonico per richiedere informazioni, ma anche informandosi sul suo percorso di studi. Ad esempio, un diploma in liceo classico potrebbe rappresentare una buona garanzia. E se poi fosse pure un avido lettore, ancora meglio.
Inoltre, delle buone capacità di scrittura sono imprescindibili. Infatti, non scordiamoci che il traduttore è per certi versi anche uno scrittore. Quindi, se possibile, date un'occhiata agli articoli del suo blog e fate attenzione a come si esprime nelle mail. Basta davvero poco per ottenere delle valide indicazioni in merito.
Altri requisiti da considerare sono, ad esempio, il fatto che sia socio di un'associazione di categoria (AITI, ANITI, ecc.) o che magari possieda un attestato di qualità; sicuramente è fondamentale che si avvalga di software specifici di traduzione, sottotitolazione, localizzazione, insomma che disponga di tutti gli strumenti informatici necessari per garantire un lavoro professionale.
Da non sottovalutare poi eventuali specializzazioni. È sempre meglio, infatti, affidare testi specialistici a chi abbia una lunga esperienza traduttiva in quel determinato settore oppure abbia approfondito seriamente quegli argomenti.
Inoltre, un buon traduttore è intellettualmente curioso e si tiene costantemente aggiornato attraverso corsi, webinar, convegni, ecc.
Infine, come ogni professionista che si rispetti, un traduttore valido si distingue per precisione, puntualità, affidabilità, orientamento al cliente e onestà, e questo potete scoprirlo sbirciando le varie recensioni lasciate sul web.
Se tenete ai vostri affari, mettetevi in buone mani. Sempre.